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IMPRESE E FINANZA
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Chiunque viva in Italia è abituato a vedere durante l'anno piazze e vie gremite di stranieri che, provenienti da ogni parte del mondo, intendono ammirare le meraviglie che alimentano da secoli la fama del Bel paese. Ristoranti, bar e hotel sono presi letteralmente d'assalto da turisti che, curiosi di visitare luoghi che ormai appartengono al mito della bellezza, circolano nelle città italiane a qualsiasi ora del giorno. Questa realtà è svanita in seguito alla diffusione del virus letale che ha indotto anche il governo italiano a stabilire restrizioni severe sopra la libertà di movimento delle persone. L'assenza di turismo ha impedito ad hotel e alla ristorazione di svolgere il loro ruolo di accoglienza e, interrotta la loro funzione di ospitalità, l'intero settore è caduto inevitabilmente in una crisi economica profonda. Mantenere in vita un hotel che non ha alcun introito significa per i titolari creare una situazione debitoria che nessun ristoro o indennizzo derivante da un aiuto statale è in grado di coprire. Pertanto gestori e proprietari di alberghi hanno in alcuni casi resistito ai danni provocati dalla pandemia sia pure attraverso rinunce che superano di gran lunga la loro autonomia economica. In altre circostanze invece hanno ceduto alle proposte di cinici speculatori che, approfittando del periodo di recessione, si sono presentati con proposte di acquisto ben lontane dal valore reale di mercato. Il che ha determinato il più delle volte il passaggio da una proprietà italiana ad una straniera a svantaggio del ruolo che l'italianità dovrebbe svolgere nel turismo quantomeno entro i confini nazionali.
HOTEL NELLE PIU' BELLE CITTA' ITALIANE SVENDUTI A STRANIERI
Gli hotel presenti nei centri storici delle città italiane sono quasi sempre realizzati in antichi palazzi dall'inconfondibile valore storico-artistico. Pertanto nell'atto disperato di venderne la gestione e le mura, si rinuncia ad una struttura che, a prescindere dalla funzione acquisita nell'ambito turistico, rappresenta un gioiello del patrimonio culturale italiano. Considerando tale aspetto per nulla irrilevante si capisce che le svendite in corso relative ad hotel di pregio costituiscono una ferita insanabile anche all'identità italiana che all'estero è vissuta come sinonimo di creatività e bellezza. Si spera che il vaccino riesca a restituire alla gente la possibilità di circolare senza il timore di contagiarsi così da risanare una economia allo stremo soprattutto nel settore turistico. Una soluzione definitiva, cioè, che arresti la necessità di alcuni proprietari di svendere i loro alberghi per evitare di essere sommersi da debiti è auspicabile. Viceversa si andrebbe incontro ad un trasferimento della gestione turistica a soggetti stranieri che godrebbero nel futuro di formidabili entrate legate all'industria più fiorente in Italia. Le agenzie immobiliari più serie stanno suggerendo ai proprietari di alberghi di evitare di porre in vendita a prezzi ridicoli le loro strutture e di attendere la fine della pandemia per concludere dei buoni affari laddove la necessità di vendere la propria struttura risultasse ineludibile.